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Cross Training Challenge 2018, la parola alla squadra 1ª classificata

Scritto da Redazione

INTERVISTIAMO GIANPAOLO CELESTE, RAPPRESENTANTE DEL CONCREA DORICA RACE TEAM, LA SQUADRA VINCITRICE DEL CROSS TRAINING CHALLENGE.

Com'è nata l'idea di unire il Race Team per la partecipazione al Cross Training Challenge?
L'unione è stata quanto mai scontata: siamo un gruppo di amici con la passione per lo sport e per le sane competizioni sportive in generale; negli ultimi anni in cui ci siamo avvicinati anche alle Mud Ran partecipando al Campionato Ocr, il cross training è diventato una parte fondamentale dell'allenamento per permetterci di superare al meglio gli ostacoli delle mud run stesse.

Quali e quanti componenti hanno già partecipato nelle precedenti edizioni del Cross Training?
Io (Gianpaolo Celeste) e Bombardini Daniele ci siamo conosciuti proprio durante le scorse edizione del Cross Training a Rimini e da subito abbiamo condiviso con empatia lo stesso amore per le discipline sportive in cui sono necessari molto fiato e molta concentrazione. E così dallo scorso anno siamo rimasti in contatto per formare la squadra con cui abbiamo vinto quest'anno. Credo fermamente che oltre a Martina Bernardi, che quest'anno è stata eccezionale classificandosi come prima donna, e Viserta Matteo, che tra l'altro nella prova del salto da fermo è stato il migliore del nostro team, l'anno prossimo il nostro gruppo si presenterà ancora più numeroso.

Quanto e come vi siete allenati per la gara? Come era organizzato il vostro allenamento tipo?
Questa non è sicuramente una gara che si improvvisa e abbiamo iniziato ad allenarci già il giorno successivo alla gara dello scorso anno e poi negli ultimi 4 mesi abbiamo intensificato gli allenamenti specifici per il Cross Training nella consapevolezza che sarebbero arrivati risultati positivi anche in altre specialità. Per fare un esempio due di noi sono riusciti a diminuire di quasi 4 minuti il miglior personale nella mezza maratona grazie all'allenamento fatto per la prove della bike e del tapis roulant. Il nostro allenamento tipo prevede un piccolo riscaldamento e degli esercizi specifici per ogni prova, per le trazioni ad esempio ci siamo ritrovati ad usare spesso dei giubbotti zavorrati, mentre per la Bike in alcune sessioni abbiamo optato per un allenamento con la metodologia "Tabata". Facendo un riassunto posso dire che non abbiamo cercato scorciatoie, per fare bene sulla panca bisognava fare la panca, per migliorarsi sulle trazioni bisognava fare le trazioni!

Tra le 5 prove della gara, quali sono state quelle più difficili da affrontare?
Le trazioni sono sempre un' incognita anche perché le braccia sono messe a dura prova dopo aver sostenuto la panca, ma quello che sicuramente ci ha messo in difficoltà è il salto da fermo. Per fare un esempio Daniele Bernardi lo scorso anno aveva saltato 115 centimetri e in allenamento era riuscito anche ad andare oltre mentre in gara si è dovuto fermare a 90 cm; il salto è una di quelle prove in cui non puoi recuperare, tutto si gioca in una frazione di secondo.

Chi è stato il coach / motivatore del Team?
Siamo tutti alla pari, ognuno proviene da uno sport diverso e cerca di portare le proprie conoscenze con la massima umiltà e mettendosi sempre in discussione. Presto infatti costituiremo una associazione sportiva dilettantistica che avrà l'obiettivo di dedicarci allo sport in maniera completa insegnando al bambino e all'adolescente a nuotare, a correre, a cadere ed arrampicarsi cercando di trasmettergli i valori dello sport inteso come propensione a cercare la competizione per migliorare se stessi.

Parteciperete ancora alla gara nella prossima edizione di RiminiWellness?
Certamente, questa gara è diventata un appuntamento fisso della nostra agenda grazie soprattutto alla serietà con cui viene gestita, sia a livello organizzativo che a livello pratico, con una massima precisione in tutti i contesti da parte dei giudici ufficiali della FIF. L'ambiente in cui si svolge è sereno e si passa una bella giornata in amicizia tra tutti gli sportivi che prendono parte alla gara e all'insegna dello sport vero. Il bello di questa competizione è che non atrofizza a livello sportivo chi decide di partecipare, ma anzi lo stimola ad allenarsi al meglio anche per migliorarsi in altri sport.

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