Movimento e alimentazione: un binomio vincente per il benessere
Per ottenere la forma fisica sono importanti sia l’allenamento costante sia la cura e la qualità del cibo.
di Claudio Castellucci
La ricerca svolta da Nets Marketing Research con l’Osservatorio sul profilo e i consumi di coloro che praticano l’attività fisica, promosso da RiminiWellness, ha messo in rilievo la netta convinzione del popolo del wellness: per il benessere fisico è necessario svolgere allenamenti sistematici insieme ad una scrupolosa cura dell’alimentazione con particolare attenzione alla qualità di ciò che si mangia. Una indagine quali-quantitativa su oltre seicento persone, che ha posto come tema i comportamenti alimentari degli sportivi e che ha evidenziato un dato chiaro: tutti i frequentatori di centri fitness assegnano un ruolo decisivo e benefico all’alimentazione (solo il 9,6% degli intervistati mostra dei dubbi). A tal punto che l’86,2% guarda spesso o sempre l’etichetta degli alimenti per conoscerne scadenza e caratteristiche. Il 56,6% osserva con attenzione i valori nutrizionali, il 51,3% la provenienza. Esaminati gli alimenti meno congegnali al benessere fisico, un terzo (32,2%) decide di eliminarli definitivamente dalla lista della spesa mentre il (52,2%) cerca di eluderli abbastanza regolarmente. Una ricerca costante della qualità che si riflette nella disponibilità a qualche sacrificio economico, visto che su una scala dove chi è vicino a 1 bada solo al prezzo e chi è vicino a 10 solo alla qualità, il popolo del wellness si posiziona sul 7. Ma c’è un fattore importante: la dieta non è ‘fai da te’, chi pratica fitness segue in 6 casi su 10 i consigli di medici, nutrizionisti e in 2 casi su 10 stabilisce il tutto col proprio trainer.
Lo studio nel suo approfondimento per gruppi omogenei fa emergere un percorso generazionale collegato anche ad una cultura alimentare. Le persone giovani sono meno scrupolose al riguardo della loro alimentazione, ma sono piuttosto attenti ai suggerimenti degli esperti, mentre il gruppo più grande è competente e pone un’esasperata attenzione al cibo che mangia. Tutto ciò si può riassumere in una piramide che vede alla base il gruppo de “il wellness non è tutto” 44%, il più numeroso e giovane, età media 36 anni, attento all’alimentazione e ad una dieta, con frequente consumo di pasti fuori casa.
Sopra il gruppo “#stasereno” 32%, che forte dell’età media di 40 anni ha sviluppato una propria idea di alimentazione e sport, ma senza ossessioni. All’interno di queste persone c’è la presenza di madri che, pur essendo attente alla qualità dei prodotti alimentari e alla condivisione della cultura del wellness (frequentano le palestre da 17/18 anni), devono coniugare ogni giorno queste esigenze con le spese e la famiglia. A seguire il gruppo dei “pasionari del wellness” 17%, sportivi convinti over 40 che mettono in atto pratiche di selezione alimentare in maniera decisa e oculata.
Una disciplina che scaturisce dall’attenzione a scadenze, valori nutrizionali e integratori segnalati nelle etichette; pronti ad evitare alimenti dannosi e a seguire i consigli di medici e nutrizionisti. Al vertice della piramide gli estremisti del gruppo “maturi sull’orlo di una crisi di nervi” 7%, età media 47 anni di cui il 52% over 50, sono integralisti dell’alimentazione e svolgono una importante attività fisica. Per questi praticanti il “wellness è la vita” e sono molto attenti al proprio corpo che hanno ottenuto dopo anni di duro allenamento (da 35/38 anni).