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Le vincitrici del Cross Training

Scritto da Redazione

INTERVISTA / 1

MARIA GRAZIA RIZZO (29 anni, Roma)
1ª classificata

Come è nata la tua passione per il fitness?
«Per molti anni mi sono dedicata al nuoto e all’atletica a livello agonistico. Poi tre anni fa ho conosciuto l’istruttore FIF Nicola Fascia, che nel tempo è diventato anche il mio fidanzato. È stato lui a stimolarmi dicendomi che avevo le qualità giuste per partecipare alla competizione FIF di Cross Training. Da quel momento, è scoppiata una passione per il fitness che nel mio caso è anche una bella condivisione».

Com'è andata la tua prima partecipazione al Cross Training nel 2015?
«Sono arrivata seconda, a soli due punti dalla prima. Non male, come inizio. D'altra parte, facendo sport da quando avevo quattro anni, ho sempre avuto ottime basi. Ma dato che sono molto competitiva, volevo migliorarmi ulteriormente per vincere. In passato nella sala attrezzi mi sono sempre annoiata, ma col tempo ho trovato nell'allenamento la giusta motivazione e mi è piaciuto. Nicola mi ha preparata con grande attenzione e i risultati sono arrivati. Nel 2016, neanche fosse uno scherzo del destino, sono finalmente arrivata prima, con due punti di vantaggio sulla seconda. Per un soffio».

Il primo posto del 2017 non lascia dubbi sul tuo dominio…
«Quest'anno i punti di distacco sulle seconde a pari merito, sono diventati 25. Il mio punteggio è stato infatti di 97 su un massimo 100. Sono riuscita finalmente a “staccarmi” un po' e a essere ripagata dei tanti sacrifici compiuti durante l'anno. Non credo nella fortuna infatti, ma nel duro lavoro».

Quanto e come ti sei allenata per la gara? Com'è la tua giornata tipo?
«Sono molto impegnata. La mattina mi sveglio alle 7 e studio fino a mezzogiorno, visto che sto ultimando Medicina all'università. Alle 13.30 sono già in palestra, quella che Nicola ha aperto nel settembre 2016, dove mi alleno almeno due ore al giorno da lunedì al sabato, alternando riscaldamento, sessione e stretching. Quest'ultimo anno, ho cercato di curare in particolare le prove di resistenza, tapis roulant e bici, che sono molto pesanti. Faccio poi molta attenzione all'alimentazione, mangiando tanta verdura, frutta e pesce, e conduco uno stile di vita molto regolare, andando a letto presto, senza quindi particolari stravizi».

Si può dire che tu sia nata per allenarti.
«Sì. Ho la giusta forma mentale. Sin da quando ero una bimba, ho sempre amato programmare per arrivare a degli obiettivi. Ma è anche bel modo per prendersi cura di se stessi. L'aver sempre scelto uno sport di tipo prestazionale mi ha aiutato anche nelle vita quotidiana, visto che in tutte le cose che faccio – studio compreso – sono molto attenta e costante. Mi piace scoprire i miei limiti e tentare di superarli o ad accettarli, quando non è possibile fare diversamente».

Progetti futuri?
«Laurearmi in Medicina e specializzarmi in Fisiatria o in Endocrinologia. Ma vorrei anche portare avanti in parallelo il mio percorso FIF. Il mio sogno sarebbe diventare un medico-preparatore, per insegnare alle persone l'importanza della prevenzione nella cura delle patologie».

Parteciperai nuovamente alla gara FIF nel 2018?
«Credo proprio di sì. È una competizione che per me ha un valore affettivo, visto che lì ho conosciuto Nicola. Spero che le prove della gara siano un po' cambiate, in modo da dovermi misurare con difficoltà diverse».

 

INTERVISTA / 2

LAURA QUAGGIOTTO (45 anni, Vicenza)
2ª classificata pari merito

Come hai deciso di partecipare alla gara FIF?
«Questa è stata la mia prima volta. Tutto è nato per gioco perché, in palestra, avevo conosciuto un ragazzo che da tempo la faceva. Ho chiesto maggiori spiegazioni e mi ha aiutato nel programmare una scheda di allenamento».

Quanto tempo ci hai messo per prepararti alla competizione?
«Circa due mesi. In realtà ben poco, considerando il livello di difficoltà. Ma è stato molto impegnativo, soprattutto l'ultimo periodo perché ho dovuto portare via molto tempo alla mia famiglia e, soprattutto, ai miei due gemelli di cinque anni. Ho cominciato con l'allenamento della forza, per poi proseguire con le ripetizioni in base al peso sia alla sbarra che alla panca».

Com'è stato affrontare la gara per la prima volta?
«All'inizio ero un po' spaventata perché non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Ma dopo la prova del salto da fermo, tutto è proseguito più facilmente e con meno tensione. Osservando anche gli altri tempi, mi sono reso conto che ero competitiva!».

Ti allenerai per tentare di arrivare prima?
«Sì e questa volta comincerò con molto anticipo gli allenamenti. So già che dovrò prepararmi di più sulla panca. Mi piace mettermi sempre alla prova. Anche se nella vita lavoro come impiegata in una oreficeria, è da quando avevo 18 anni che mi alleno in palestra almeno tre volte a settimana. Con la gravidanza mi ero un po' fermata, ma ritornare alle “vecchie” abitudini mi è servito per liberarmi la mente».

 

INTERVISTA / 3

RITA MAGGIO (37 anni, Terzo - Alessandria)
2ª classificata pari merito

Come valuti il tuo secondo posto alla Cross Competition?
«Avevo già partecipato nel 2016 quando mi ero classificata terza nell'assoluto e seconda nella mia categoria. Ci ho riprovato quest'anno per fare ancora meglio, ma purtroppo non sono stata molto bene durante la gara e questo ha condizionato le mie prove. Che peccato!».

Chi ti ha stimolato a partecipare?
«Il mio coach Mirko Biato che ha visto in me le giuste qualità. Per me è stato un grande stimolo. La passione prima per la danza e poi per il fitness mi hanno sempre accompagnato. In questi ultimi dieci anni però, ho avuto tre figli, un carico impegnativo che non mi ha comunque impedito di insegnare. Solo di recente ho riscoperto invece la gioia di allenarmi».

Come ti alleni? Ci riproverai anche l’anno prossimo?
«Vado in palestra tutti i giorni tranne la domenica e alterno due allenamenti dedicati alla forza e due o tre consacrati al crossfit. Impegno e costanza sono fondamentali per ottenere miglioramenti anche minimi. Dovrò cercare di migliorarmi nelle prove con la byke e il tapis roulant. Poi sarò pronta a ripresentarmi agguerrita alla prossima edizione!».

Cosa speri per il tuo futuro?
«Di poter continuare a insegnare, perché il mio lavoro è prima di tutto un piacere. Ma anche una responsabilità perché devo presentarmi al 100 per cento di fronte ai miei allievi, essere in forma e sentire di poter trasmettere loro qualcosa».

Le classifiche complete, con i risultati delle competizioni, sono pubblicate sul sito www.fif.it 

 

© Performance Magazine - Settembre 2017

Letto 5044 volte Utima modifica effettuata Domenica, 26 November 2017 20:05

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