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Mercoledì, 08 April 2020 12:00

covid-19 – una nuova epidemia nella pandemia: occhio alle bufale!

Scritto da Viviana Fabozzi
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GLI EFFETTI NEGATIVI SULLA PSICOLOGIA COGNITIVA DELL’ESSERE UMANO E LE ULTIME FAKE NEWS ITALIANE DA SFATARE!

La paura in cui si vive questo momento storico ci fa credere a tutto. Così si diffonde l’epidemia di “Fake News” che mostrano più facce: messaggi inoltrati su WhatsApp, foto, articoli, affermazioni di politici o sedicenti esperti. Il flusso di notizie false diventa sempre più incontrollabile anche per i più attenti e ad alimentarlo c’è la condivisione, che scatta quasi inconsapevolmente e può colpire chiunque. Esperti di psicologia affermano che l’essere umano agisce in questo modo perché la natura delle fake news non è mai banale, anzi è rilevante, sensazionale, e chi la riceve ha la sensazione di essere entrato in contatto con qualcosa che in pochi sanno e quindi scatta il desiderio di condividerla con due tipologie di intenzione insite nella stessa condivisione: una positiva, se la notizia ha uno sfondo di aiuto sociale, oppure negativa, quando la condivisione avviene per imporre la propria leadership dimostrando che si sa più degli altri e che si ha accesso a fonti che gli altri non conoscono.

Secondo uno studio americano, è proprio la natura delle piattaforme dei social network e delle chat (terreno fertile delle Fake News) a deviare la nostra attenzione da fattori importanti quali la veridicità e l’accuratezza della notizia.

Il consiglio degli esperti sottolinea che bisogna assumere un atteggiamento critico e scettico nei confronti di un qualsiasi contenuto della comunicazione anche se questo modo di procedere richiede del tempo (ma in questo momento ne abbiamo certamente molto a disposizione), perché occorre fare delle ricerche e delle verifiche, ma soprattutto psicologico, perché bisogna mettersi in discussione nei confronti delle nostre credenze rispetto ad un tema specifico. In molte situazioni troviamo più semplice crederci e basta, perché risulta più economico da un punto di vista cognitivo.

Ecco le 10 bufale sfatate nella settimana dal 30 marzo al 4 aprile dal Ministero della Salute:


1. Ci si può infettare con il nuovo coronavirus bevendo l'acqua del rubinetto

FALSO!
Bere l'acqua del rubinetto è sicuro. Le pratiche di depurazione cui è sottoposta l'acqua del rubinetto sono efficaci nell'abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) e alla fase finale di disinfezione.


2. Il virus si trasmette per via alimentare

FALSO!
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.


3. Gli essiccatori per mani ad aria calda uccidono il nuovo coronavirus

FALSO!
Non ci sono evidenze scientifiche che gli essiccatori per mani ad aria calda siano in grado di uccidere il nuovo coronavirus. Per proteggersi dall’infezione il metodo più sicuro è quello di lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con una soluzione a base di alcol. Dopo aver pulito le mani bisogna asciugarle accuratamente.


4. Le mascherine fatte in casa proteggono dal nuovo coronavirus

FALSO!
Anche la nostra redazione, pur riservandosi un dubbio di natura scientifica, in un primo momento è cascata nell’inganno pensando esclusivamente di apportare un servizio utile alla società in un momento in cui le mascherine scarseggiavano. L’uso di maschere fatte in casa o di stoffa (ad esempio sciarpe, bandane, maschere di garza o di cotone) non è consigliato: non sono dispositivi di protezione (DPI) e quindi non hanno i requisiti richiesti ai DPI e la loro capacità protettiva non è nota.


5. Se mi metto due o tre mascherine una sull’altra sono più protetto dal nuovo coronavirus

FALSO!
Indossare più mascherine sovrapposte non è utile. Le mascherine aiutano a limitare la diffusione del virus ma il loro utilizzo deve essere adottato in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Inoltre l'uso razionale delle mascherine è importante per evitare inutili sprechi di risorse preziose.


6. Non è vero che i fumatori rischiano più degli altri di ammalarsi di Covid-19

FALSO!
Secondo L’OMS è probabile che i fumatori siano più vulnerabili al virus SARS-CoV-2 in quanto l'atto del fumo fa sì che le dita (ed eventualmente le sigarette contaminate) siano a contatto con le labbra, il che aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca. I fumatori, inoltre, possono anche avere già una malattia polmonare sottostante o una ridotta capacità polmonare che aumenterebbe notevolmente il rischio di sviluppare forme di malattia gravi, come la polmonite.


7. Le zampe dei cani possono essere veicolo di coronavirus e vanno sterilizzate con la candeggina

FALSO!
Non ci sono attualmente evidenze che i cani e gli animali d'affezione in generale possano trasmettere il coronavirus. La candeggina non va assolutamente usata per disinfettare le zampe dei cani al rientro da una passeggiata, nemmeno se molto diluita in acqua. Quando si rientra in casa è opportuno provvedere alla sua igiene pulendo prima le zampe con prodotti senza aggiunta di profumo (es. acqua e sapone neutro) e poi asciugandole bene. Non vanno usati prodotti aggressivi né quelli a base alcolica perché possono indurre fenomeni irritativi, causando prurito. Il mantello va, invece, spazzolato e poi passato con un panno umido.


8. Fare un bagno caldo previene il COVID-19

FALSO!
Fare il bagno caldo non previene lo sviluppo di COVID-19. La normale temperatura corporea rimane tra 36,5° e 37° C, indipendentemente dalla temperatura del bagno o della doccia che facciamo. Fare un bagno con acqua estremamente calda può essere dannoso e provocare bruciature alla pelle. Il modo migliore per proteggersi da COVID-19 è lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con soluzione a base di alcol. In questo modo si eliminano i virus eventualmente presenti sulle mani e non si corre il rischio di infezioni che potrebbero verificarsi toccando naso, bocca e occhi.


9. Chi abita in zone con clima caldo umido è più a rischio di infezione da nuovo coronavirus

FALSO!
Le evidenze attuali indicano che il nuovo coronavirus può essere trasmesso in tutte le aree, comprese quelle con clima caldo e umido.


10. Se si hanno avuto contatti con soggetti positivi al virus si possono prendere dei medicinali che prevengono l’infezione

FALSO!
Non esiste ancora nessuna terapia utilizzabile in via preventiva.


L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha autorizzato diversi studi per la sperimentazione di medicinali per il trattamento di Covid-19 e l’Agenzia europea del Farmaco (EMA) ha comunicato che attualmente ci sono 40 medicinali e 12 vaccini in via di sviluppo e che su due vaccini sono stati avviati studi clinici di Fase I.

Sono ancora tutti studi sperimentali e nessun farmaco ha ancora dimostrato la sua efficacia nel trattamento di COVID-19.  

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