Stop agli sport di contatto, ma solo se amatoriali
Scritto da Redazione FIFCon l’uscita del nuovo Dpcm del 13 ottobre 2020 molti dubbi si sono aperti sulla possibilità di praticare sport, allenamenti e attività motoria.
Cerchiamo di fare chiarezza sul tema: il Dpcm di fatto dispone il divieto di tutte le gare, le competizioni e tutte quelle attività definite “sport di contatto” e che sono di carattere amatoriale.
Per sport di contatto si intendono tutti quelli che si svolgono in squadra o comunque alla compresenza di più atleti che non possono rispettare le distanze: dal calcetto, al basket, alla pallavolo, alle arti marziali, per esempio. Il riferimento alla sola pratica amatoriale intende fermare quelle attività svolte tra amici, per esempio.
Il Decreto invece non intende danneggiare le strutture sportive che nei mesi scorsi hanno affrontato gli investimenti necessari all’adeguamento delle strutture, pertanto le stesse attività possono essere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, strutture dove si svolgono attività dirette al benessere dell'individuo attraverso l'esercizio fisico. Qui la pratica è permessa, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza creare assembramenti.
È infine consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche in aree attrezzate e parchi pubblici, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività ad esclusione che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti.
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