Il fitness in Brasile
Scritto da Mattia RavagliIN AUMENTO IL NUMERO DEGLI ISCRITTI IN PALESTRA ANCHE SE I COSTI SONO PROIBITIVI. PER CHI NON PUÒ, L'ATTIVITÀ FISICA SI FA ALL'APERTO, IN SPIAGGIA E NEI PARCHI.
Essere in ottima forma fisica è un must per i brasiliani che passano gran parte dell’anno all’aria aperta, con i corpi da esibire in spiaggia e non solo. La globalizzazione ha ovviamente toccato il paese carioca, con investitori arrivati da tutto il mondo anche nel settore del fitness. Girando per le vie di Rio de Janeiro, che con i suoi sei milioni di abitanti è la seconda città più popolosa ma la prima per turismo, questo è evidente in ogni angolo. In questa grande metropoli si contano circa sessanta palestre, senza quindi contare le numerose opportunità di seguire corsi anche nelle università.
CLUB LOW COST CON POCO PERSONALE DI SEGRETERIA, MA TANTI ISTRUTTORI IN SALA
Come sta accadendo un po' in tutto il mondo, molti sono i cosiddetti club low cost, come quelli della catena Smart Fit dove mi sono allenato durante la mia vacanza oltreoceano. Qui il personale di segreteria è ridotto al minimo, grazie alla presenza di numerosi servizi automatizzati, a partire dall'iscrizione che si effettua con un macchinario dotato di monitor touch screen e pagamento rigorosamente con carta di credito o bancomat. Ed è lo stesso computer che risponde a qualsiasi domanda sui corsi e prodotti più adatti alle proprie esigenze. Per contro però, sono rimasto colpito positivamente dal gran numero di istruttori in sala, fra cui anche diversi personal trainer – una professione in forte crescita – ribattezzati dai brasiliani “professòr”. Oltre alle palestre, a Rio de Janeiro si trovano davvero ovunque anche strutture più piccole, in particolare Studi Pilates molto ben attrezzati e abili nel promuoversi, con grandi e luminose vetrine in strada.
I COSTI IN PALESTRA
Qual è il prezzo di un ingresso giornaliero? Circa sei euro e mezzo, ma so che alcune palestre meno note praticano tariffe ancora più convenienti. Un buon prezzo considerando che in una palestra media italiana non si va mai sotto i 10-12 euro. Per contro però i club più moderni e attrezzati propongono abbonamenti a tariffe non molto più basse rispetto a quelle italiane. Il che le rende inavvicinabili per i brasiliani il cui tenore medio di vita è ovviamente molto più basso. Una seduta dal personal trainer invece si aggira intorno ai 22/25 euro. Questo è il motivo per cui i brasiliani, mediamente molto sportivi, corrono e praticano diverse attività ma non necessariamente i pesi. La palestra è sempre più frequentata anche se non è per tutti. Come in tutti i Paesi emergenti, è ancora molto forte il divario fra chi sta piuttosto bene economicamente e chi invece se la passa male, mancando una solida classe media.
LE DISCIPLINE PIÙ GETTONATE
Vanno molto da un lato tutte le discipline olistiche, in particolare il Pilates, e dall'altro le arti marziali. Nelle sale pesi i macchinari sono in genere più vecchi di quelli presenti nelle palestre italiane. Tanto per intenderci non è difficile trovare attrezzature Technogym di venti/trent'anni fa. Il culturismo sia al maschile sia al femminile si è sviluppato in questi ultimi anni ma in Brasile non è mai diventato “estremo” come in California per esempio.
STAZIONI DI ALLENAMENTO A CORPO LIBERO SUL LUNGOMARE
Sul lungomare di Rio, città molto sportiva, si trovano inoltre – ogni cento metri – vere e proprie “stazioni” attrezzate per l'attività fisica sponsorizzate dal colosso bancario Santander, dove si trovano barre per fare le trazioni, appoggi per gli addominali, push-up ed esercizi vari. C'è poi un'ampia scelta di sport da spiaggia, che la fanno letteralmente da padrone: il beach-volley, il beach-tennis e il foot-volley, sono i più conosciuti e praticati. Non si contano, soprattutto durante le ore meno calde della giornata, le persone che fanno jogging, i ragazzi che si spostano con i loro skate-board e roller. C'è chi osa correre anche di sera, ma occorre essere prudenti perché gli stessi residenti dicono che sia pericoloso.
L’ALLENAMENTO AL PARCO
Fare attività all'aria aperta è quanto di più facile a Rio de Janeiro e in Brasile, il che rende il tutto molto “democratico” e “smart”, ossia divertente e semplice. Anche i parchi cittadini, sono attrezzati per l'allenamento, anche con simulatori di bicicletta, per offrire quindi un ampio ventaglio di possibilità a residenti e turisti.
PALESTRE AL FEMMINILE
Non mancano le palestre al femminile con allenamenti mirati per le donne. In Brasile c'è una fortissima passione, incomprensibile per gli occhi di un europeo, per il cosiddetto “big booty” (grande fondoschiena). Laddove non arriva l'allenamento, le donne sono disposte anche a ricorrere a protesi pur di avere grandi protuberanze, approfittando del fatto che la chirurgia estetica è incredibilmente a buon prezzo.
ALIMENTAZIONE E INTEGRAZIONE
I brasiliani mangiano bene in generale, prediligendo carne e pesce, sempre accompagnata da verdura e frutta a fine pasto. Purtroppo però, a seguito della globalizzazione, soprattutto i più giovani “impazziscono” per gli ormai noti fast food e per i nuovi “pessimi” junk food, cibi spazzatura, spesso venduti a prezzi allettanti. Il Brasile è molto indietro in materia di integrazione: anche se esistono tanti negozi di tali prodotti, il costo – che è persino superiore del 10-20 per cento rispetto all'Italia – li rende disponibili sono per i più ricchi.
I NUMERI DEL MERCATO DEL FITNESS
Malgrado i problemi economici affrontati in questi ultimi anni, il Sudamerica si conferma una ‘piazza’ interessante per tutto ciò che ruota attorno al fitness. È certamente il Brasile a giocare un ruolo di primo piano: qui, il mercato del fitness è ormai ‘maturo’, visto che esiste da più di trent’anni. Secondo l’edizione 2016 del Global Report effettuato dall’IHRSA, il Brasile può contare su 34.509 club attivi (a fronte dei circa complessivi 60mila del Centro e Sud America), su 9 milioni 662mila iscritti e su un fatturato che si aggira intorno ai 2,1 miliardi di dollari. Questa è dunque una delle realtà più dinamiche, grazie alle dimensioni del sistema economico e della popolazione, senza contare il sempre maggiore interesse nei confronti del fitness e le Olimpiadi del 2016 che hanno certamente stimolato la sensibilizzazione verso l’attività fisica in generale.
In definitiva, la mia esperienza del fitness in Brasile è stata positiva. È un grande Paese con grandi margini di crescita, che può riservare interessanti opportunità lavorative per i professionisti del fitness desiderosi di vivere e sperimentarsi all’estero!
© Performance Magazine - Settembre 2017
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