Contattaci su Facebook Contattaci su WhatsApp

Il ruolo della coordinazione nel mondo del kalisthenics e il tutte le attività a corpo libero

Scritto da Federico Fignagnani, Marco Mazzesi e Andrea Neyroz

Puntiamo i riflettori sull’apprendimento motorio e sulle capacità coordinative specifiche

Per coordinazione si intende la capacità di eseguire un movimento corporeo con la massima efficacia e ottimizzazione energetica. All’interno del variegato mondo del fitness, tutte le discipline e ancor più quella del kalisthenics richiedono una componente di coordinazione più o meno complessa; poiché questa incide direttamente sulla qualità dei movimenti e quindi sulla qualità della prestazione, sarà necessario inserire dei protocolli mirati allo sviluppo delle capacità coordinative, con un approccio diversificato in relazione alla difficoltà del gesto che si vuole padroneggiare e al livello tecnico di partenza del soggetto.

Le capacità coordinative si divino in:

capacità coordinative di base: apprendimento, organizzazione, controllo e adattamento.
capacità coordinative specifiche: equilibrio, trasformazione, orientamento, ritmo, reazione.

I principali vantaggi ottenibili da uno sviluppo corretto delle capacità coordinative sono:

• diminuire il tempo di apprendimento di movimenti nuovi;
• migliorare la qualità del movimento;
• migliorare l’efficienza del movimento (con riduzione del dispendio energetico);
• prevenire gli infortuni.

Il livello di coordinazione dipende dall’organizzazione delle diverse informazioni che raggiungono il sistema nervoso centrale, nonché dal grado di elaborazione e controllo delle risposte motorie.

Queste informazioni vengono raccolte tramite gli organi di senso e sono di tipo:

✔ OTTICO: informazioni visive
✔ TATTILE: informazioni tattili
✔ ACUSTICO: informazioni uditive
✔ VESTIBOLARE: informazioni su accelerazioni ed equilibrio
✔ CINESTESICO: informazioni sulle tensioni muscolari


1° FOCUS - LE FASI DI APPRENDIMENTO DELLO SCHEMA MOTORIO

Per poter raggiungere ed avere il pieno controllo di una skill bisogna prima padroneggiare quelle capacità che sono alla base di qualsiasi movimento calisthenico e di ogni attività motoria in generale. Il punto di incontro tra queste capacità lo troviamo negli “schemi motori”, ovvero tutti quei movimenti che una volta appresi dal sistema nervoso centrale possono poi essere riprodotti senza sforzo, o meglio, senza uno sforzo importante; gli schemi motori si acquisiscono attraverso la riproduzione ripetuta dello stesso gesto nel tempo.

L’apprendimento di ogni nuovo movimento avviene dunque per 3 stadi:

Prima fase
Detta anche “coordinazione grezza”, si effettua il nuovo movimento in modo approssimativo, sulla base del proprio bagaglio motorio pregresso. In questa prima fase, è molto importante che le difficoltà siano introdotte gradualmente e che le condizioni di partenza siano semplici; questo soprattutto per evitare un eccessivo carico a livello del sistema nervoso che non porterebbe ad alcun giovamento. Risulterà quindi difficoltoso correggere fin da subito i dettagli più fini del movimento mentre sarà di fondamentale importanza focalizzarsi sugli aspetti più rilevanti, attraverso una costante ripetizione del gesto necessaria ad apprendere globalmente lo schema motorio. Quindi, in questo stadio, andremo ad apprendere la struttura e il ritmo del movimento.

Seconda fase
Detta anche “coordinazione fine” (interiorizzazione), si passa al perfezionamento del movimento, il quale risulta ancora condizionato da fattori ambientali e psichici (fatica, emozioni). Tale perfezionamento motorio avviene prevalentemente tramite un processo denominato feedback, che può essere interno (autovalutazione in base ai riscontri sensoriali) o esterno (informazioni provenienti dall’allenatore/trainer). Il rinforzo (tramite numerose ripetizioni) consente in questa fase l’automatizzazione del movimento e la conseguente possibilità, da parte dell’esecutore, di focalizzare l’attenzione sulla precisione e sul controllo stilistico.

Terza fase
L'ultima fase di apprendimento è denominata stabilizzazione. In questo stadio, abbiamo già raggiunto un livello di “coordinazione fine” e il nostro movimento diverrà sempre più armonico e preciso. Le conseguenze dirette del raggiungimento di questo stadio sono la realizzazione di movimenti tecnicamente corretti, senza dispersione di energia e con un minor impatto a livello del sistema nervoso (in pratica dovremmo “pensare” meno al gesto motorio che stiamo facendo). Al fine di progredire al meglio nello sviluppo di qualsiasi schema motorio, è fondamentale ricorrere ad un approccio analitico, ovvero scomporre l’esercizio, l’elemento, la skill in più segmenti così da poterli studiare e quindi perfezionare singolarmente.


2° FOCUS - LE CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIFICHE

Una volta arricchita la mappa degli schemi motori nel nostro Sistema Nervoso Centrale, all’interno di una disciplina come il Kalisthenics, che come sappiamo richiede la realizzazione di elementi estremamente complessi, si dovrà porre una maggiore enfasi allo sviluppo delle capacità coordinative specifiche. Vediamo le principali in dettaglio:

Capacità di differenziazione: è la capacità di discriminare gli stimoli quando avvengono dei cambiamenti e di modulare l’intensità della forza. Questa capacità permette l’esecuzione di movimenti precisi.

Capacità di equilibrio: è la capacità di mantenere il corpo in una determinata posizione. Questa agisce sia in condizioni statiche (equilibrio statico) sia in condizioni dinamiche (equilibrio dinamico), dove permette il controllo della posizione durante l’esecuzione di un esercizio.

Capacità di orientamento spazio-temporale: è la capacità di muovere il corpo nello spazio e nel tempo.

Capacità di ritmizzazione del movimento: tale capacità permette di seguire uno schema ritmico e di eseguire le fasi dinamiche dei movimenti in un ciclo ordinato.

Capacità di reazione: questa capacità consente di eseguire un’azione motoria in risposta ad un determinato stimolo (conosciuto o sconosciuto, semplice o complesso). Tanto più è breve il tempo che intercorre tra lo stimolo e l’azione, tanto più il livello di questa capacità è alto.

Capacità di combinazione e di trasformazione dei movimenti: è la capacità di collegare più movimenti in rapida successione e/o di cambiare un’azione prefissata.

Capacità di simmetrizzazione del movimento: è la capacità di eseguire movimenti in forma speculare (destra – sinistra, orario – antiorario).

Capacità di espressione del movimento: è la capacità di trasmettere eleganza, fluidità e tecnica attraverso posture corrette e passaggi puliti come se chi ci vedesse dall’esterno non riuscisse ad avvertire la fatica del gesto.

Tanto più è complessa la disciplina o il gesto che stiamo svolgendo tanto più sarà necessario variare gli stimoli coordinativi specifici da inserire durante le fasi di allenamento.
L’arma vincente sarà quindi quella di diversificare il più possibile le fasi dell’allenamento, attraverso l’uso corretto della ”alternanza” e del “carico ondulato”, riscaldamento compreso!

 

Letto 4438 volte Utima modifica effettuata Mercoledì, 14 October 2020 12:38

Lascia un commento

Verifica che tutti i dati nei campi con (*) siano inseriti. Non è permesso l'inserimento di codice HTML.