Cosa spinge ad alllenarsi in palestra?
Scritto da Viviana FabozziUN VERO E PROPRIO DUELLO TRA LA MOTIVAZIONE ESTETICA E QUELLA PRESTAZIONALE
La riflessione che nasce da questa domanda aperta ci porta ad affermare che in molti soggetti la motivazione all’impegno fisico risulta essere prima di tutto estetica e narcisista e solo di riflesso tecnica–atletica e prestazionale. Il mondo del fitness ci conferma infatti che tra gli assidui frequentatori di palestre esistono due categorie di allievi che identificano la teoria del “tutto o niente” del momento storico che stiamo vivendo. Ci sono coloro che sono letteralmente “dipendenti” dall’esercizio fisico, incuranti dell’orario, predisposti alla fatica, anche ad alte intensità, e desiderosi di poter avere ancora più tempo per allenarsi. E poi ci sono tutti quelli molto poco sensibili al richiamo dell’attività fisica e che spesso, se costretti a farla, si sentono inquieti finché non hanno terminato la seduta di allenamento.
Uno studio Svedese ritiene che la motivazione all’esercizio fisico in palestra sia psicologicamente qualcosa di più complesso rispetto ai due casi estremi appena citati. Basando il loro approccio sulla teoria dell’Autodeterminazione i ricercatori svedesi hanno evidenziato un quadro in cui i nostri obiettivi possono essere suddivisi tra quelli che sono intrinsecamente ed estrinsecamente controllati. Le principali finalità intrinseche risultano essere: il senso di appartenenza sociale, la gestione dello stato di salute, lo sviluppo di abilità fisiche. Quando si raggiunge una di esse l’attività fisica piace fine a sé stessa. Quando al contrario si è spinti da una motivazione estrinseca, come ad esempio la riconoscibilità di uno status sociale e la valorizzazione della propria immagine, l’obiettivo non sta nell’attività in sé, ma nel come essa ci può aiutare a raggiungere il risultato che si desidera. La chiara conclusione è che le motivazioni che spingono all’esercizio fisico in palestra tendono a mescolarsi e a sovrapporsi le une alle altre: non ci si muove soltanto per una soddisfazione puramente personale, senza che ci sia un riconoscimento tangibile esterno al proprio impegno.
Non esiste dunque un obiettivo migliore di tutti per motivare l’essere umano all’attività fisica, ma fino a quando si sta cercando di migliorare effettivamente la propria salute, le proprie abilità o le proprie amicizie, l’esercizio fisico può diventare un’area motivazionale di completamento della vita. Esistono poi le priorità: se a 20, 30, 40 anni il fattore estetico riveste la principale motivazione per andare in palestra verso i 50 prende piede l’esigenza di mantenersi in salute e in forma. Dai 60 anni il fattore estetico cede sempre più il passo a quello del benessere e della prevenzione, anche se il corpo tonico e modellato aggiunge gratificazione alla nuova motivazione salutistica. Trovare dunque la motivazione più giusta alle proprie caratteristiche ed esigenze sembra essere l’azione che anticipa la scelta dell’allenamento; è interessante capire quali strumenti e strategie si possono adottare per motivarsi. Da quanto analizzato finora una primordiale motivazione sta chiaramente nella scelta e formulazione dell’obiettivo; a questa si affiancano le tradizionali motivazioni che alloggiano nello scegliere una musica di supporto che se adeguata all’intensità dell’obiettivo può aumentare la prestazione fisica; ed ancora trovare un compagno di allenamento: allenarsi in coppia o anche in gruppo diventa uno stimolo quando la voglia è sotto zero, aumenta lo spirito competitivo ed aiuta a non mollare e a superare i propri limiti rafforzando la propria competenza sociale. Le soluzioni che nell’epoca moderna risultano maggiormente motivazionali sono ovviamente da riscontrarsi nel mondo dei social media. Lo sviluppo tecnologico di internet ha permesso di condividere il proprio interesse per un’attività sportiva con grandi comunità di persone e attraverso le loro storie, che documentano i successi ed insuccessi dei loro allenamenti, si possono trovare gli stimoli più giusti per allenarsi.
Ai primi tre posti della nostra classifica dei social network più motivanti troviamo:
1. You Tube attraverso i numerosi canali italiani ed inglesi che si occupano di fitness, alimentazione ed integrazione alimentare sportiva i cui protagonisti (youtubers) con i loro discorsi motivazionali incuriosiscono e spronano a provare subito il prossimo allenamento.
2. Instagram hashtag “Fitness Motivation” attraverso i modelli ed atleti (influencers) che con le loro fotografie entusiasmano ed incoraggiano i followers a seguire il loro stile di vita e a condividerlo nella community.
3. Facebook In cui si possono trovare numerosi video motivazionali di settore in cui l’alternarsi di un ritmo musicale serrato ad immagini suggestive agisce come una vera e propria “bomba motivazionale”.
Basta con le scuse, niente più alibi! Per ogni tipologia di persona esiste una giusta motivazione all’allenamento. Qualsiasi sia l’obiettivo scelto estetico, prestazionale o salutistico, qualsiasi sia il target di età a cui si appartiene, c’è sempre e solo una motivazione vincente: la spinta interiore!
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