Faleev, un “vecchio” che ritorna
Scritto da Marco NeriUna rievocazione della tradizionale metodica sovietica di allenamento progressivo
Per i più appassionati (e forse attempati) il nome rievoca sensazioni da “cortina di ferro”, ma il dato di fatto è che Faleev è comunque ancora oggi frutto di infinite interpretazioni e applicazioni.
Faleev (1970) è un maestro dello sport russo che ha gettato le basi di una delle metodiche ancora oggi più usate. A volte è anche difficile individuare quelle che sono state le sue indicazioni originarie a causa di tante e quali modifiche hanno subito nel corso degli anni; lo stesso Pavel Tsatsouline ne ha utilizzato i principi per creare i suoi metodi di allenamento.
Volendo semplificare e dandone una mia applicazione (nella versione originale il lento avanti non rientra nello schema), il metodo è fondato sugli esercizi base da ripetere mediamente 2 volte a settimana. Su questi esercizi si esegue un 5x8 con un 60%, quindi un carico che virtualmente potrebbe permetterci di eseguire 12/14 ripetizioni. Ma a fronte di questa apparente semplicità iniziale si crea un processo incrementale che può andare con % del massimale o più pragmaticamente con un peso fisso; esempio: ad ogni seduta (o ogni settimana) stabilire un incremento di + 5 su squat e stacco e + 2,5 kg su panca e lento. Logico che proseguendo di settimana in settimana con questo incremento si arriverà ad un punto in cui le 5x8 non sono più fattibili (in pratica si falliscono 1 o più serie). A questo punto si passa a prevedere un 5x6, ma questo continuando a mantenere la progressione dei carichi. Con tale processo incrementativo si arriverà presto anche a fallire il 5x6. Non rimane che passare all’ultimo step, il 5x4, ma anche qui mantenendo l’incremento dei carichi. Nel giro di poche sedute (o settimane) anche il 5x4 arriverà a saturazione.
Giunti a questo punto non rimane che prendersi un attimo di pausa, riprovare i nuovi massimali e tonare al 60% con 5x8. Nella versione originale. Questa metodica può essere proposta in monofrequenza o multifrequenza.
Personalmente mi piace dividere in:
• Lunedì: panca e squat
• Martedì: lento e stacco
• Giovedì: panca e squat
• Venerdì: lento e stacco
Da notare che il giovedì e il venerdì potrebbero essere fatti in “scarico” tecnico facendo un 65/70% con 3/4x4 reps. Nella mia personale interpretazione possono essere inseriti esercizi “di contorno” per braccia, trapezi, deltoidi posteriori, polpacci, addominali. Comunque lo schema lo trovo semplice (anche da spiegare) ed efficace. Il limite è la possibile “noia” soprattutto per gli atleti che non hanno ancora capito che “le basi si costruiscono con i base”, scusate il gioco di parole ma è proprio così. Poi c’è il problema del: mi fa male il ginocchio, la schiena, la spalla ed in tal caso addio approccio ad alta efficacia. A mio avviso occorre adattarsi alle esigenze del cliente ma anche fargli capire di individuare bene se le sue problematiche sono reali o frutto di approcci sbagliati.
Posso dirvi che l’aumento della performance con un FALEEV si ottiene anche sostituendo lo squat con la pressa ed il lento con un Shoulder press, lo stacco con un ROW da seduto (ora so che in molti avranno “strani contorcimenti”e li capisco...), ma vi assicuro che già avere approcciato il cliente ad un metodo progressivo è un passo avanti per fargli capire cosa significa una programmazione vera che non sia il classico 3x10 e 5x6 senza alcun senso logico.
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