Linee guida Inail approvate dal Comitato Tecnico Scientifico
Scritto da RedazioneAnche alla luce della conferenza stampa di ieri 26 Aprile dove non ci sono stati riscontri pratici del settore palestre, pubblichiamo qui il documento tecnico elaborato dall’Inail uscito in data 24 aprile. La pubblicazione, approvata dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) istituito presso la protezione Civile, al quale Inail partecipa con un suo rappresentante, è frutto di un lavoro tecnico di ricerca condotto dall’Istituto anche in qualità di organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale.
Attenzione: come comprensibile ancora non si tratta di linee guida specifiche per la categoria palestre o attività fisiche ma certamente conferma tutta una serie di timori su come sia considerato il "rischio" contagio legato all'ambiente palestra.
Il documento è composto da due parti:
- la prima riguarda la predisposizione di una metodologia innovativa di valutazione integrata del rischio che tiene in considerazione il rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, di prossimità connessa ai processi lavorativi, nonché l’impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso “terzi”.
- La seconda parte si è focalizzata sull’adozione di misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all’insorgenza di focolai epidemici, anche in considerazione di quanto già contenuto nel “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. L'intento è di garantire adeguati livelli di tutela della salute e sicurezza di tutti i lavoratori, nonché della popolazione.
Al di la delàle indicazioni generali contenute emerge, a nostro parere, che si sta ragionando per codice Ateco, scelta che a nostro avviso è poco rispettosa della reale conformazione del mondo palestre e personal trainer.
Nel codice Ateco contrassegnato dalla R vengono inquadrati anche gli sportivi professionisti, che risultano a rischio rosso, ma ovviamente a nostro avviso non ha senso parificare uno sport da contatto con un tennista.
Nelle ultime pagine riassuntive (pag 26) si specifica che il codice Ateco R gruppo 93 sono comprese "attività sportive di intrattenimento e di divertimento". Anche qui si evince un codice rosso (4) come classe di aggregazione sociale e una classe di rischio definita "medio basso".
Anche qui difficile classificare tutte le attività sportive di intrattenimento con la classe di aggregazione rossa.
Da notare come il codice Ateco S gruppo 96 (altre attività di servizio alla persona) sia classificato (pag 26) con classe di aggregazione 2 e valutazione classe di rischio basso. In questa categorie rientrano ad esempio barbieri ed estetiste. A nostro parere uno studio PT che segua le regole di distanziamento ed igenizzazione dovrebbe rientrare in questo gruppo.
Impossibile esporsi su cosa porterà concretamente questa classificazione, ma crediamo che molto difficilmente le palestre e gli studi PT saranno incluse nella attività che riapriranno fra la prima e la 2ª settimana di maggio.
Abbiamo già scritto a tutte le istituzioni e la FIF continuerà a battersi per cercare di interagire in modo realistico sulla differenziazione della varie attività, sull'importanza salutistica del settore e sulla necessità di determinare regole certe, sicure e realistiche. Sarà molto importante anche vedere come si comporteranno tutte le altre nazioni sulla riapertura (e sulle modalità con cui farlo) del nostro settore.
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