Contattaci su Facebook Contattaci su WhatsApp

L'allenamento al femminile visto da Sara Ventura

Scritto da Redazione

DA EX-TENNISTA PROFESSIONISTA A DOCENTE SPECIAL GUEST DELLA FIF: INTERVISTA A SARA VENTURA IDEATRICE DEL NUOVO FORMAT FEDERALE DI ALLENAMENTI AL FEMMINILE.

Da un incontro alchemico, quello tra la Federazione e Sara Ventura, nasce la condivisione di un’idea che in brevissimo tempo si è trasformata in un nuovo e avvincente corso di formazione dedicato al mondo femminile. Ma chi è Sara Ventura? Sara Ventura è una ex tennista professionista con all’attivo 15 titoli italiani in carriera. Il suo miglior posizionamento è stato 250 WTA nella classifica internazionale e 2.1 per anni nella classifica italiana. Prima come atleta professionista e poi come coach e trainer, Sara Ventura ha da sempre fatto dell’allenamento di qualità e della cura del corpo il proprio lavoro. Oggi è una manager affermata in un settore dominato dagli uomini, titolare e direttore tecnico di uno “spazio” che porta il suo nome; in realtà si tratta di una location che si pone in antitesi alle grandi palestre e alla loro visione di training collocandosi in una dimensione creativa a 360 gradi, unendo il concetto innovativo di corpo, arte e fashion.

Ciao Sara e benvenuta nella FIF Academy, in qualità di ideatrice del nuovo format di allenamenti al femminile della Federazione Italiana Fitness, potresti spiegarci come è nato e le sue caratteristiche principali?
Il fitness femminile ha bisogno di una nuova filosofia. Dovremmo uscire da vecchi schemi prestabiliti dove l’idea di utilizzare pesi per una donna, è associata al diventare grossa. Bisogna riscrivere quella che è la grammatica allenante, dove invece valori come la qualità dei movimenti, il cambiamento continuo e l’intensità del lavoro, siano i fattori essenziali del nostro programma. Non ci sono solo allenamenti ad intervalli, oppure obiettivi come la velocità di esecuzione. C’è un mondo dietro ad esercizi ogni volta diversi, cambi di prese, posizioni, attrezzi ed impugnature. Non bisogna mai finire di sperimentare nuovi linguaggi fisici. Io voglio fare questo. Le donne devono pensare che il loro allenamento non è più leggero rispetto agli uomini, ma semplicemente differente. Questo ci da’ un valore maggiore e non toglie come invece sembrerebbe, qualcosa a livello di potenza o prestazione. Siamo noi le prime che dobbiamo iniziare a crederci.

Nel campo del Fitness e del Wellness in che cosa si distingue il tuo format? Da cosa è data la sua unicità?
Il mio format è sicuramente unico. Non ci sarà un allenamento uguale agli altri. Le tecniche allenanti saranno differenti non solo da ciò che si vede abitualmente, ma anche durante i singoli giorni passati insieme. Vorrò dai ragazzi che parteciperanno grande umiltà e capacità nel mettersi in gioco. Sperimentare e sperimentarsi è la base del mio lavoro, sotto diversi punti di vista. Non si finisce mai di imparare, questa è la frase che ripeto a me stessa ogni giorno e che vorrei arrivasse forte e chiara a chi vuole fare nella vita, della sua passione, un lavoro.

Come è possibile raggiungere la massima prestazione o i propri obiettivi allenanti tramite l’utilizzo del tuo metodo di allenamento?
Con tanta passione, costanza e disciplina. Questi sono fattori essenziali per raggiungere qualunque obiettivo personale. Come non bisogna mettersi pressione nel giudicare le nostre performance, allo stesso modo bisognerebbe prendere coscienza che nessuno ci regala nulla nella vita. Diventa essenziale assumersi le responsabilità di ogni scelta che facciamo. La qualità delle nostre scelte ci definisce come persone, oltre che come professionisti. La disciplina non dovrebbe essere qualcosa di controllante che “limita” il nostro talento, ma al contrario, un aiuto ad esaltarlo. A vederlo fiorire. Senza disciplina il talento non produce risultati, si possono ottenere delle soddisfazioni, ma la strada del cambiamento è fatta di costanza e piccole conquiste quotidiane.

Nel concreto, quali sono gli strumenti e le tecniche utilizzati per migliorare la prestazione?
E quali tra questi è stato applicato con successo nei tuoi allenamenti da tennista? Nei diversi weekend utilizzeremo Kettlebell, manubri. Lavoreremo solo con il nostro corpo e con attrezzatura libera. Il punto focale, oltre la tecnica dei differenti movimenti, che non va assolutamente sottovalutata, sarà uno sguardo generale sul creare un’armonia nelle forme del corpo femminile spesso trascurata. Le donne dovrebbero imparare a rispettare il proprio corpo, portando uno sguardo reale rispetto alla propria conformazione. Bisognerebbe cercare attraverso l’allenamento di esaltare i punti di forza distogliendo finalmente lo sguardo dai punti deboli. A volte basta cambiare la prospettiva, renderla meno giudicante per capire che ci sono differenti percorsi da seguire per arrivare ad accettarsi e finalmente “riconoscersi” in un corpo che è il nostro e non in quello che appare perfetto in altri.

Nel panorama italiano a chi si rivolge il tuo corso di formazione?
Si rivolge a chiunque abbia passione per il corpo, l’arte e il movimento come me. Non importa il livello di partenza, vorrei che questo corso fosse uno stimolo “creativo” per iniziare un cambiamento importante nella vita di ognuno. Come utilizzare gli strumenti che io metterò a disposizione, sarà una scelta libera da parte di ognuno. Sicuramente tutti ne usciremo arricchiti, non solo fisicamente ma interiormente. Una frase che mi ha dato sempre grande motivazione nella vita è: “Fare è l’unico modo per cambiare”. Quindi, iniziamo insieme.

Come definiresti la tua esperienza come coach e personal trainer? E quanto della tua esperienza hai riportato in questo corso?
Ritengo fondamentale tre aspetti nella mia vita e nel mio essere coach. Come prima cosa, la carriera da tennista. Il tennis è stata la mia vita per anni. Mi ha cresciuto, formato e dato la forza mentale per reggere qualsiasi tipo di pressione nella vita. Devo tanto a questo sport. Seconda cosa, la mia formazione tecnica. Ho fatto veramente tanti corsi di formazione in diverse discipline. Se si guarda il mio CV ho iniziato frequentando praticamente tutti i corsi della FIF ed è per questo che sono entusiasta di iniziare una collaborazione oggi con voi. In seguito ho spaziato dal CrossFit, al Pilates, e infine ho conseguito il diploma di Istruttore di Alzate Olimpiche e via dicendo… Non smetterò mai di “studiare” e provare su me stessa, prima di tutto, tecniche nuove. Ritengo questo aspetto fondamentale. Ultima cosa, ma non ultima d’importanza certamente, il lavoro su me stessa come persona. Ho fatto analisi per anni ad intervalli nella mia vita e ancora la faccio. L’essere coach richiede un lavoro su se stessi costante. ènecessario avere dei punti di riferimento esterni che facciano un lavoro di supervisione rispetto ai meccanismi che inevitabilmente si muovono con i clienti oppure nelle scelte professionali. È necessario arrivare puliti, neutri, davanti ad ogni situazione. Solo in questo modo è possibile vedere il percorso migliore ed aiutare a realizzarlo sia per se stessi che rispetto alle persone che si affidano a noi. Questo aspetto viene a volte trascurato. Si pensa che essere dei buoni atleti o dei tecnici esemplari ci renda dei bravi coach. In realtà questo non è sufficiente. Nel fitness moderno dobbiamo dare spazio all’integrazione come individuo nella sua totalità prima ancora di avvicinarci al concetto di “prestazione” o meglio di forma fisica.

Quale unico, grande “perché” suggeriresti ai nostri utenti per motivarli a partecipare al tuo corso ideato in esclusiva per la FIF?
Perché scegliete me come coach? Chi mi sceglie e sceglierà questo percorso insieme deve aver coscienza che la mia filosofia porta con sé un’altra grande passione: l’arte. “Il corpo come forma d’arte” sarà la narrazione culturale di questo percorso insieme. C’è bisogno di introdurre temi più complessi nel mondo del fitness che uniscano e vedano il corpo non a parti separate, ma un tutt’uno con la nostra interiorità. A parer mio solo attraverso questa visione possiamo realizzare la versione migliore di noi.

Parole queste che esprimono il senso vero della “Forza” al femminile: la forza di una donna come Sara Ventura, una miscela di profonda umanità e di grande intelligenza emotiva che ci rende felici ed onorati di averla nel FIF team dei Trainer Special Guest!

Letto 2312 volte
Altri articoli in questa categoria: All'ombra del successo »

Lascia un commento

Verifica che tutti i dati nei campi con (*) siano inseriti. Non è permesso l'inserimento di codice HTML.