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ORIZZONTI POSTURALI - Lo “psoas” in ambito posturale: mito o realtà

Scritto da dott. Mattia Betti*

“LETTURA INTEGRATA (MULTISISTEMICA) AL MUSCOLO ILEOPSOAS”

* Osteopata D.o.m R.o.i - Docente FIF settore Postura, Laurea in Scienze Motorie e Specializzazione in Scienze e Tecnica dello Sport

Premessa

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State osservando il decorso anatomico del nostro Amico-Nemico Ileopsoas (perché lo chiamo cosi? ...non possiamo prescindere dalla sua componente iliaca nell’approccio anatomo-funzionale, ricordiamocelo!)...ecco ripartite nuovamente e fermatevi sui dettagli, forma, contesto anatomico di sviluppo, valutate chi incontra al suo passaggio... ma soprattutto ciò che non è illustrato, il suo ruolo di appoggio nella fascia viscerale. La mia idea è suggerire un criterio anatomico-sistemico posturale e conoscere le nuove influenze non solo biomeccaniche ma riflesse di tale affascinante muscolo che quando è in iper o ipo funzione crea decisamente qualche problemino. Innanzitutto chiariamo che il complesso anatomo-funzionale, non si rivolge ad un’ottica muscolo-specifica ma si dirige al tessuto connettivale del muscolo ileopsoas (major, minor, iliacus) e il suo network fasciale che spazia in senso non lineare all’andamento del muscolo stesso (origine ed inserzione anatomica classica) ma coinvolge come vedrete tante componenti viscerali e nervose. Quindi a tutti noi che operiamo nel settore della Postura, come interpretare tutto questo nuovo bagaglio di informazioni? Tali nuovi passaggi di conoscenza ci portano a fare alcune considerazioni teorico-pratiche molto stimolanti.


Biomeccaniche posturali

Il nostro sistema motorio è la risultante di un’evoluzione durata milioni di anni. Alcune componenti strutturali risentono ancora del nostro passaggio alla stazione in bipedia e si devono ancora notevolmente adattare ed assestare al contesto evolutivo presente. Tuttavia pensare alla mera componente muscolare dell’Ileopsoas ed a esercizi che possono essere dannosi o miracolosi, rappresenta un salto nel vuoto. La visione compartimentale muscolare, è puramente didattica e non risolutiva all’inquadramento posturale della sua reale funzione nel corpo umano: il nostro corpo ragiona per azione, movimento e non per soli muscoli, verifichiamo piuttosto, che la naturale sinergia muscolare venga rispettata.

Lewitt dice: “Non tocco un paziente finché non ho esaminato tutto. Voglio sapere qual è la catena rilevante. Comincio con un quadro generale, non una singola lesione. In altre parole, PENSA IN MODO GLOBALE, ma AGISCI LOCALMENTE”.

Allora, ecco la mia provocazione: conosciamo tutto ciò che agisce nelle “vicinanze” dello Psoas, prima di correggerlo con proposte che non hanno una coerenza tonica-posturale su chi avete davanti. Esempi, cingolo pelvico? come lavora in ortostasi? ..e in dinamica una grossolana Gait analisys (analisi del passo)? ..qual è lo sviluppo di una sinergia di azioni in uno schema motorio, come si dovrebbe comportare uno psoas equilibrato? Ricordiamoci, che il decorso è postero-anteriore come gli scaleni, ed in entrambi i casi gestiscono la risultante gravitaria della concavità posteriore (lordosi) del rachide. Le mie considerazioni partono dalla catena cinetica chiusa, ossia in posizione eretta, l’ileo-psoas determina il corretto allineamento “raddrizzamento” del tronco. Per approfondire meglio la correlazione meccanico-funzionale tra postura e ileopsoas, rinfreschiamo la nozione che i muscoli striati del corpo possono mutare la loro azione a seconda del capo che risulta fisso per la stabilizzazione dei segmenti ossei sui quali si inserisce, conseguentemente nel caso di alterato carico, sia in difetto che in eccesso sulla lordosi lombare (iper-ipo lordosi) esso prende come punto fisso le vertebre e ciò crea, tramite una probabile prevalente azione delle fibre orientate centralmente con inserzione sul tratto lombare inferiore, un momento di forza rotatorio in senso orario sul piano sagittale (di profilo) che determina l’antiversione del bacino con conseguente postura alterata o la perdita della giusta retroversione in caso di mancanza di funzione statica. Quali sono le fibre che intervengono in entrambi i casi? In caso di prevalenza delle fibre laterali con inserzione sul tratto lombare superiori e si avrà una rotazione opposta del bacino (retroversione) con flessione anteriore del tronco. Meccanicamente la prevalenza di forza o ipertono di uno dei due psoas destro o sinistro crea una flessione omolaterale del tronco abbinata, di norma, a rotazione controlaterale del tronco stesso e del bacino (figura sotto, effetto pseudo ”scoliotico”). Nella corretta e normo-funzionale lordosi lombare invece, l’ileo-psoas ha come punto fisso la sua inserzione sul piccolo trocantere, essendo bilaterale, vi è un perfetto equilibrio fra fibre laterali e centrali del muscolo psoas e fra i due psoas; il cingolo pelvico si colloca così in posizione equilibrata con conseguente bilanciamento della muscolatura e delle curve fisiologiche della colonna vertebrale.

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Criterio Fasciale e Nervoso

L’ileo-psoas coinvolge la fascia iliaca (Figura 1), accoglie nel suo ventre rami del plesso lombare, connessione neuro funzionale (Figura 2), nell’interstizio dei due ventri muscolari del muscolo si accompagnano le arterie lombari, vena lombare ascendente (tutte strutture differenziate nel loro connettivo ma comunque fascia!!). In specifico la fascia iliaca è una lamina connettivale che avvolge il muscolo ileopsoas formando una guaina sottile in alto e via via più spessa, discendendo verso la fossa iliaca, entra in contatto con il nervo cutaneo laterale del femore e la fascia lata e la sua compressione determina in alcuni casi la meralgia parestesica di Roth con dolore sulla zona antero-laterale della coscia dove si verifica ostruzione fasciale, creando scariche elettriche diffuse su tale regione, dolore urente intenso (forte bruciore). Il ventre muscolare è attraversato da molti altri nervi del plesso lombare, quali N. Otturatore (la sua compressione determina la perdita-paralisi di funzione in adduzione ed extrarotazione, esempio problema ad incrociare le gambe) N. Ileoipogastrico, N. Genito femorale è il “Neural entrapment” (intrappolamento fasciale) dello psoas su tali direttive del sistema nervoso crea tantissime sintomatologie dolorose, comprenderle e conoscerle fa la sua differenza.

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Figura 1: fascia iliaca

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Figura 2: Ileopsoas e Plesso lombare


Criterio Viscerale

Lo stretto rapporto del nostro Ileopsoas con tonache fasciali che sono in contatto con alcuni organi, ci porta ad altre considerazioni; ad esempio la sua irritazione muscolare può determinare una via riflessa dolorosa sulla zona del colon o sulla componente renale. Quindi in correlazione biunivoca, lo psoas può “affaticare” la fisiologia di un viscere collocato in continuità fasciale e viceversa. Esempio: problematiche a carico dell’Ileopsoas legate ad esempio a situazioni croniche-irritative della sfera ORL (otorinolaringoiatrica), con pazienti che soffrendo di patologie delle vie aeree superiori, portano espettorato nel canale digerente, infiammando la componente intestinale. La correlazione della IBS (sindrome del colon irritabile) oppure della SIBO (Small intestinal Bacterial Overgrowth). Credetemi non finiamo più infinite collegamenti.

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Figura 3 e 4: lettura anatomo-viscerale dell’ileopsoas


Abbiamo svolto uno sguardo un po’ più in là del nostro “giardino”, resta inarrestabile la voglia di sorprenderci e appassionarci e crescere insieme, un capitolo in più al nostro libro che potrebbe essere arricchito anche dal lungo paragrafo “Psoas & Diaframma” e la sua corretta valutazione…incominciamo a ragionarci…

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