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Fascial Stretch Training

Scritto da Luca Franzon

UN TIPO DI ALLENAMENTO INVENTATO DA HANY RAMBOD, LA CUI FINALITÀ È QUELLA DI EFFETTUARE L’ALLUNGAMENTO DELLA FASCIA PROFONDA, PER LASCIARE POI SPAZIO ALLO SVILUPPO DELLA MASSA MUSCOLARE. COSA SIGNIFICA IL TERMINE FST-7? FST STA PER FASCIAL STRETCH TRAINING, MENTRE IL 7 STA A INDICARE CHE L’ULTIMO ESERCIZIO, CHE SI ESEGUIRÀ PER ALLENARE UN GRUPPO MUSCOLARE, SARÀ RIPETUTO SETTE VOLTE.

Da qualche anno, il concetto di fascia o di miofascia è prepotentemente entrato nel settore del fitness. Nelle ginnastiche posturali e nel Pilates i concetti di fascia e di catene miofasciali sono diventati l’anello mancante ai perché fare un esercizio piuttosto che un altro. Nel settore del fitness funzionale, le catene miofasciali sono le regine assolute nel decidere che sequenza di allenamento effettuare, per essere il più funzionale possibile al gesto che poi verrà riprodotto in uno sport o in un gesto quotidiano. Anche il body building ha sposato il concetto di fascia, utilizzando allenamenti per allungare la fascia in modo che i muscoli contenuti in essa possano aumentare di volume.

Detto questo, facciamo un passo indietro e domandiamoci: cosa sono le fasce?

Nel 2012, all’International Fascia Research, la fascia è stata classificata come “Tessuti collageni fibrosi che sono parte di un ampio sistema di trasmissione di forze tensioni”.

Sempre nel 2012 Schleip ha scritto: “L’apparato fasciale è un ampio organo di connessione composto da numerosi compartimenti e centinaia di ispessimenti locali simili a cordoni, e migliaia di tasche una interna all’altra, tutte interconnesse tra loro tramite solidi setti e strati di tessuto connettivo”. Secondo Willard (The Tensional Network of the Human Body 2012) si possono indentificare nel nostro corpo 4 categorie di fascia:
1. Fascia superficiale o areolare o pannicolare;
2. Fascia profonda o assiale
3. Fascia meninge
4. Fascia viscerale

muscolo

La fascia che interessa al body building è quella profonda che è fusa al pannicolo perifericamente e si estende in profondità nel corpo, avvolgendo i principali muscoli, tendini, legamenti, aponeurosi del tronco e prolungandosi negli arti. All’interno di questo fascia si trovano degli alloggiamenti che circondano i fasci neurovascolari.

Ogni muscolo è avvolto dall’epimisio che lo collega all’osso ed è suddiviso in unità più piccole di fasci muscolari separati gli uni dagli altri dal permisio; fascicoli a loro volta separati in fibre muscolari dall’endomisio.

Si deve a Hany Rambod l’applicazione del concetto di fascia negli allenamenti di resistenza grazie al suo FST-7. Cosa significa il termine? FST sta per Fascial Stretch Training, mentre il 7 sta a indicare che l’ultimo esercizio, che si eseguirà per allenare un gruppo muscolare, sarà ripetuto sette volte.

La finalità di questo tipo di allenamento è quello di effettuare l’allungamento della fascia profonda, per lasciare poi spazio allo sviluppo della massa muscolare. Fattore che nel FST-7, secondo Hany Rambod, avviene grazie all’espansione della fascia dall’interno tramite un massiccio afflusso di sangue causato dall’allenamento. Verrebbe da pensare che questo tipo di allenamento sia il solito allenamento di pompaggio. Al contrario, come dice l’inventore del metodo: “I also believe that a bigger muscle is a stronger muscle, and you absolutely must train with heavier weights in the 8-12 rep range” (ndr, “Credo anche che un muscolo più grande sia anche un muscolo più forte, e dovete assolutamente allenarvi con pesi più pesanti nell’ordine di 8-12 ripetizioni”). Di conseguenza, in questo tipo di scheda si devono utilizzare carichi che permettano dalle 8 alle 12 ripetizioni al massimo. Quindi ci si allenerà con i canoni classici della ricerca dell’ipertrofia per concludere poi con una serie al alto volume (7 serie) che deve mantenere sempre le 8-12 ripetizioni, con una percentuale di carico minore per permettere di portare a compimento l’allenamento.

La scelta degli esercizi da utilizzare nel FST-7 deve ricadere sugli esercizi di isolamento in modo da colpire al meglio il muscolo protagonista di giornata. Le 7 serie sono effettuate a conclusione di ogni gruppo muscolare che si trova nell’unità allenante.

Il FST-7 funziona davvero? Questo tipo di allenamento è stato criticato da qualche esperto del settore. Motivo della critica è dato dal fatto che la fascia profonda è una struttura molto densa e resistente e quindi forse difficilmente modificabile. Tra le principali patologie sportive riguardanti la fascia, c’è la cosiddetta “Sindrome Compartimentale”, situazione in cui un muscolo che aumenta di volume determina una compressione dei vasi e dei nervi contenuti dentro una fascia creando compressioni vascolari e neurologiche che, se protratte nel tempo, possono essere causa di danni permanenti.

Fatta anche la parte dell’avvocato del diavolo vi propongo come allenare i vari distretti muscolari con la detodica FST-7 lasciando a voi come accoppiare i distretti muscolari in base al numero di gironi di allenamento settimanale. Per vedere se funzionano le cose bisogna provarle sulla propria pelle o in questa caso meglio dire sulla propria FASCIA.

tabella fascial

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