L’ALLENAMENTO FUNZIONALE È UN PREZIOSO ALLEATO DEL PERSONAL TRAINER

L’industria del fitness viaggia sempre più a ritmi supersonici. Nell’ultimo decennio, con l’avvento e il sempre più utilizzo dei social, il fitness ha raggiunto dei livelli man mano più alti in termini di informazioni, conoscenze e “pretese” sia da parte degli addetti ai lavori, sia da parte dei potenziali clienti che ricercano quasi in modo maniacale non solo la professionalità, ma anche la tecnica, il metodo, l’esercizio diverso e quel modo di lavorare dal quale magari sono stati accattivati tramite i social.
Ecco che i social sono diventati per noi Personal Trainer, un’arma a doppio taglio: se da un lato possiamo attingere a tante informazioni (a volte anche errate) e avere nuovi spunti e stimoli, dall’altra ci spingono contro l’angolo, ci pressano in quanto anche noi trainer ci perdiamo in questa miriade di informazioni cercando di rincorrere tutto ciò che i social ci mostrano! I social network ci aiutano anche a capire quella che è la tendenza del fitness in modo chiaro e netto. In passato il body building era una delle discipline più ricercate nel nostro ambiente. Man mano si è passati ad una sempre più costante ricerca dell’allenamento funzionale, soprattutto nelle lezioni/sessioni di gruppo dove l’obiettivo era divertirsi, sudare e faticare ma anche apprendere nuove skill e migliorare la performance sportiva. Negli anni a venire questa tendenza del funzionale “in gruppo” si è un po’ persa per far si che il funzionale si aprisse a nuovi orizzonti. L’utente o il cliente che frequenta le palestre, ha ben capito quella che è l’importanza dell’allenamento funzionale facendo aumentare la domanda nelle sessioni private gestite dai personal trainer.

Ma facciamo un passo indietro, cosa è il Functional Training? L’allenamento funzionale è a tutti gli effetti un approccio che mira a 360° a sviluppare le capacità condizionali e coordinative. Mira a migliorare il benessere ed il fitness e ad avere un transfert positivo sul quotidiano. Ma non è solo questo. Il FT ha l’obiettivo primario di prendersi “cura” della persona lavorando su quegli aspetti carenti, sulla postura e sulla mobilità attraverso l’utilizzo di specifici attrezzi quali i kettlebell, i bilancieri olimpionici, le palle mediche, le rope, le bande elastiche, i manubri e l’utilizzo del proprio corpo, ancor prima di iniziare un lavoro con i pesi volto semplicemente al miglioramento del tono muscolare, al dimagrimento o alla ricomposizione corporea.
Si può evincere che è molto importante integrare l’allenamento funzionale nei programmi di allenamento personalizzati per avere una maggior completezza.
Le competenze del Personal Trainer non si devono limitare solo alle conoscenze anatomiche e biomeccaniche della sala pesi, ma devono essere necessariamente integrate con tutte quelle che sono le metodiche, gli esercizi (conoscenze biomeccaniche) in modo da poter integrare i due approcci. Allenamento Funzionale e sala pesi potranno coesistere e soddisfare tutte le esigenze della clientela che, come detto in precedenza, sono sempre più esigenti ricercando l’allenamento mirato ma che abbia diversi approcci. Vi sono ormai parecchi studi che mettono in relazione e indagano la pratica del functional training con, ad esempio, il mal di schiena cronico o altre patologie di tipo metabolico e vascolare e in tutti questi emerge come la pratica di quest’ultimo abbia effetti positivi, se dosato e adeguato correttamente alla persona, in ogni problematica sopracitata.
La mia esperienza più che trentennale come atleta e ventennale come Personal Trainer mi ha portato a cambiare l’approccio nelle mie sessioni di allenamento. Da un lato cerco sempre di stare al passo con i tempi, dall’altro cerco di rispettare quelle che sono le mie esigenze che nel corso degli anni sono cambiate.
Sono passato dall’allenamento solo ed esclusivamente funzionale, ricercando la massima performance e lavorando su determinate skills, ad avere un approccio quasi ed esclusivamente di sala pesi, ricercando l’ipertrofia.

Dopo un anno di sola sala pesi ho iniziato a mixare le due discipline. Ad oggi sono riuscito ad inserire nei miei mesocicli sia sessioni di allenamento funzionale e sia di body building. Per quale motivo? Ho notato che lavorando solo ed esclusivamente con l’approccio da BB, avevo cominciato a perdere mobilità, potenza, velocità e resistenza aerobica/anaerobica massiva. D’altra parte quando si lavora sull’ipertrofia, si tende a considerare solamente l’utilizzo di manubri, bilancieri e macchinari isotonici, ma giacché tra le principali variabili riguardanti lo sviluppo dell’ipertrofia c’è il volume, perché non prendere in considerazione altri attrezzi comunemente usati nella metodica functional, e perché non partire dai kettlebell?
Ho iniziato quindi a riprendere in mano il Functional Training continuando a lavorare con metodiche del Body Building per allenare in maniera più mirata anche la componente estetica.
Proprio in merito al kettlebell training è stato condotto uno studio dove dei soggetti hanno svolto un allenamento con conseguente aumento della massa muscolare, senza lavorare in maniera isolata. Probabilmente, per i soggetti neofiti che intendono approcciarsi alla pesistica olimpica, o per quelli che intendono spezzare la monotonia delle loro sessioni, l’utilizzo di attrezzi cosiddetti “funzionali” potrebbe rappresentare un approccio vincente nella gestione di tali situazioni. Tuttavia, per tale approccio risulta fondamentale la corretta programmazione degli esercizi, il giusto dosaggio del peso specifico dell’attrezzo a cui si desidera approcciare e il costante monitoraggio da parte di un tecnico specializzato del gesto tecnico eseguito, in quanto la tecnica di approccio all’attrezzo “funzionale” risulta molto più complessa rispetto a quella dei comuni macchinari isotonici.
Nell’era dell’informazione dei social che ci bombardano con questi fisici perfetti e performanti, stare al passo con i tempi è fondamentale. Avere dunque un approccio da Functional Trainer integrato al Body Builder risulta essere una chiave vincente per soddisfare le esigenze di quei clienti che appunto “mitragliati” dai social, vogliono esser belli e perfetti e al contempo stare in salute, sentirsi forti e senza dolori di vario genere.