Performance n. 1 - 2018
Editoriale
di Roberta Bezzi
Il fitness e le donne
Da sempre le donne ricoprono un ruolo prezioso e fondamentale all’interno della famiglia, della società e dello sport. All’alba del terzo millennio, però, ancora troppe sono le discriminazioni di cui sono vittima, ma anche gli abusi e soprusi, nei paesi più arretrati così come in quelli più avanzati anche se in forme diverse. Ci sono però dei bei segnali da non sottovalutare che meritano di essere raccontati, affinché possano dare il via a una catena di eventi positivi. In materia di fitness, per esempio, qualcosa si sta muovendo nell’arcaica Arabia Saudita. Da qualche mese, infatti, anche le donne possono ottenere una licenza per aprire una palestra, senza dover ricorrere a ‘sotterfugi’ come in passato, ossia aprendo con una licenza per fisioterapia o per saloni di bellezza. Si tratta dunque di un passo in avanti importante in un Paese che fino a quest’anno non prevedeva l’educazione fisica nelle scuole pubbliche femminili. Così, le donne cominciano ad andare in palestra per tenersi in forma e cercare di contrastare il problema obesità che riguarda ben il 44 per cento delle donne. Intuendo le potenzialità del mercato, l’azienda Leejam Sports – che possiede 115 palestre maschili nel regno – ne sta convertendo 40 in femminili. Questo perché in Arabia Saudita permane tuttora il divieto di allenarsi insieme, in linea con una visione ultraconservatrice dell’Islam che proibisce qualsiasi frequentazione tra uomini e donne senza legami di parentela. Particolarmente attiva è la città di Jeddah dove, da quindici anni, c’è un piccolo numero di donne che praticano sport alla palestra Flagboxing, fondata da Halah Alhamrani, 41 anni. Di padre saudita e madre americana è stata da sempre incoraggiata dalla famiglia a fare attività fisica, dalla ginnastica alle arti marziali. A 18 anni era già cintura nera di jiu Jitsu. Tornata in Arabia Saudita dopo la laurea in California, ha cominciato a insegnare alle amiche a boxare in casa. Grazie al passaparola il giro delle allieve si è allargato, e così è maturata l’idea di una palestra per sole donne. Il suo sogno sarebbe quello di mandare qualcuna alle Olimpiadi un giorno. In Italia e in molti altri paesi al mondo, per fortuna, le esponenti del gentil sesso sono libere di intraprendere attività, anche se tuttora continuano a essere vittima di violenze. Per favorire l’educazione delle nuove generazione e per sensibilizzare l’opinione pubblica, la FIF organizza “Lezioni in rosa” nella prestigiosa cornice di RiminiWellness. Perché il fitness è sempre dalla parte delle donne!