Attività ludico-motoria - Attività non agonistica o attività agonistica?
Scritto da RedazioneAiutiamo a fare chiarezza: intanto diciamo che l’attività ludico-motoria è quella che viene praticata a livello individuale o collettivo da soggetti non tesserati a Federazioni sportive nazionali, Discipline associate o Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, e finalizzata al raggiungimento e al mantenimento psico-fisico, non regolamentata da organismi sportivi e comprende anche l’attività che si svolge in proprio. Per questa attività NON serve il certificato medico.
L'attività non agonistica è invece quella svolta dai tesserati e organizzata dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate, agli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI (come ASI) o gli organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche.
In questi casi i tesserati devono presentare il certificato medico sportivo (esclusi i tesserati che non svolgono attività fisica – i dirigenti sportivi – e quelli la cui attività sportiva non implica l’impegno fisico – i giocatori di bridge della FIGB (per esempio). Il certificato medico sportivo per attività sportive non agonistiche è a pagamento (esclusi i casi di attività ed eventi sportivi scolastici come i Giochi della gioventù, per i quali il preside può richiedere l’esenzione dal pagamento) e ha validità di un anno.
Può essere rilasciato da uno specialista in medicina dello sport, da un medico di medicina generale o dal pediatra e deve contenere gli esiti di una anamnesi ed esame obiettivo, della misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo.
Ultimo caso, è quello dell'attività agonistica, ovvero dell'attività praticata dai tesserati ad una FSN o ad un EPS riconosciuti dal CONI e praticate in maniera continuata con la partecipazione regolare a gare e incontri agonistici.
In questo caso il certificato medico sportivo è obbligatorio, deve essere rilasciato da uno specialista di medicina dello sport e deve prevedere esami approfonditi che attestino l’idoneità della persona alla pratica di uno sport a livello agonistico (per esempio la spirometria, l’esame delle urine, il test visivo e l’elettrocardiogramma sotto sforzo).
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