Performance n. 1 - 2017
Editoriale
di Roberta Bezzi
Grazie al fitness, migliora la produttività dei dipendenti!
Sono tanti i fattori che contribuiscono al benessere della persona ed è ormai accertato che fare sport e curare l’alimentazione contribuisca a prevenire gran parte delle patologie cardiovascolari e neurologiche, oltre a migliorare l’umore, aumentare l’energia, stimolare la creatività e ridurre ansia e stress. Si tende a pensare che tutti questi accorgimenti debbano riguardare il tempo libero, mentre invece dovrebbero diventare anche parte integrante della nostra giornata lavorativa. Secondo un recente studio dell’American college of Sports Medicine, chi passa da 30 a 60 minuti facendo sport all’ora di pranzo è più produttivo del 15 per cento.
E non è finita: con due ore e mezzo di esercizio a settimana, si riducono le assenze in ufficio. In definitiva, il benessere fisico e mentale dei dipendenti influenza positivamente la produttività. Motivo per cui, per le aziende, ‘investire’ per stimolarlo è una efficace strategia. Non a caso, già da diversi anni, negli Stati Uniti si parla di corporate fitness, ossia di attività motoria svolta in azienda o grazie all’azienda in cui si lavora. Anche in Italia sono in aumento le aziende che offrono ai propri dipendenti migliori condizioni di lavoro e l’opportunità di svolgere esercizio fisico in un’area fitness aziendale o stipulando accordi con fitness club.
Qualche esempio? La sede di Modena del colosso svedese Tetra Pak è dotata di un vero e proprio centro fitness ad accesso gratuito, con sauna, 20 attrezzi, sistema per la diffusione musicale e schermi televisivi, in cui svolgere numerose attività. Anche la sede milanese della multinazionale statunitense Sas, nell’ambito del progetto ‘Lavoro, mangio, mi alleno!’, offre una palestra con un team di specialisti ad appena 60 euro all’anno. E ancora, negli uffici milanesi e romani di Dentsu Aegis Network Italia, società di comunicazione, prima di iniziare a lavorare i dipendenti possono seguire in sede un corso di Pilates. Anche la storica azienda milanese del beverage Branca, propone ai propri dipendenti corsi gratuiti e facoltativi di kundalini yoga, vantando poche assenze. E negli Usa dove si guarda avanti ancora, sta già facendo scuola Google che – con il suo food program – ha portato in mensa cinque executive chef promotori del cibo sano e un menù fatto per l’80 per cento di verdura. Stanno andando in questa direzione in Italia, Comieco che mette a disposizione dei lavoratori frutta fresca in ogni ufficio, e Generali che propone prodotti a km zero nei bar interni e indica le calorie per gli alimenti.
Fitness e buona alimentazione fanno quindi parte di un corretto stile di vita, a tutto tondo, a casa come al lavoro!