Discipline riconosciute… dentro anche i grandi esclusi! YOGA, in arrivo il riconoscimento
Scritto da RedazioneCon la delibera CONI del dicembre scorso, il Comitato Olimpico Nazionale ha iniziato il percorso di ridefinizione della lista delle discipline sportive rientranti nel concetto di “Sport”, e continuiamo ad aspettare l’elenco definitivo. Dopo un primo momento di “tensione” causato dai molti sport e discipline esclusi, con la delibera del maggio 2017 si tornano a placare un po’ gli animi. Il CONI recepisce infatti le richieste delle FSN, delle DSA e degli EPS, inserendo alcune delle attività precedentemente escluse e spostando i termini per l’adeguamento e l’attività di bonifica sulle attuali iscrizioni al Registro a gennaio 2018.
Nonostante l’elenco delle attività certificate sembri ancora mancare di omogeneità, è importante notare come siano state inserite delle categorie residuali, tra cui le più recettive sono la n. 111 “attività sportiva ginnastica finalizzata alla salute e al fitness” , e la n. 217 “attività con sovraccarichi e resistenze finalizzate al fitness e al benessere fisico”, ma anche “Musical Forms” per la Kickboxing, “attività ginnico-motorie acquatiche applicative alle discipline del nuoto” per gli Sport acquatici, in cui far confluire le discipline non esplicitate. Ecco che anche i grandi esclusi, GAG, Pilates, Zumba, CrossFit e più in generale tutta l’attività definita oggi genericamente “funzionale”, trovano la loro collocazione. Dentro anche lo Spinning, da sempre definito come il primo allenamento di indoor cycling.
Sono però ancora molte le discipline non certificate e se aspettiamo il prossimo Consiglio Nazionale di fine ottobre per l’inserimento dello Yoga, come preannunciato a gran voce dal Presidente Malagò a luglio, altre possono essere ricomprese sulla base del principio di estensione analogica con sport simili quali ad esempio il Krav Maga con il Sambo.
L’intento della manovra è stato subito chiaro, individuare correttamente i soggetti certificati come sportivi e che possono, in quanto tali, godere dei regimi agevolativi sotto il profilo fiscale, lavorativo e previdenziale. E infatti l’impatto su chi esercita e svolge attività non certificate, non è di poco conto:
- la decadenza dell’iscrizione dal Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche per gli enti che esercitano esclusivamente attività non ricomprese;
- il mantenimento della natura “commerciale” delle entrate relative alle stesse, che in caso di opzione per la Legge 398/91 non avrà però pesanti riflessi sotto il profilo fiscale;
- la perdita delle agevolazioni contributive, previdenziali ed erariali per i contratti di collaborazione sportivo dilettantistica e amministrativo gestionali.
Nei prossimi giorni il quadro sarà più definito e auspichiamo davvero che CONI e CIO vogliano qualificare come disciplina sportiva anche lo yoga, che oltre ad essere usato dagli atleti grazie alla connessione mente spirito, è ormai una delle attività più diffuse all’interno di associazioni e società sportive dilettantistiche.
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